Il carlino è un cane che vive in simbiosi con il proprio padrone ed è alla continua ricerca di affetto e attenzioni da parte di quest’ultimo. È importante dimostrare costantemente amore al proprio carlino e le attenzioni affettive non sono mai troppe. Ma è altrettanto importante prestare al nostro piccolo amico le giuste cure igieniche in modo da non compromettere la sua salute e farlo sentire sempre a suo agio all’interno della famiglia. Per prendersi cura al meglio del nostro carlino è importante seguire regolarmente dei semplici accorgimenti... 1 Una prima accortezza è quella di pulire quotidianamente le pieghe del muso del nostro amico e in particolar modo la piega sopra il tartufo. La sporcizia, il cibo o altri residui possono sedimentarsi all’interno delle rughe e creare cattivo odore o infezioni all’epidermide. Per pulire le pieghe è possibile utilizzare una garza in Tnt o dei dischi di ovatta inumiditi con acqua tiepida o nei casi più gravi con prodotti specifici disinfettanti e lenitivi (non esagerare con prodotti es. alla clorexydina e non usare creme o gel, non faranno che peggiorare la situazione in una zona dove la pelle già non respira). Agire all’interno delle rughe facendo attenzione a non irritare gli occhi. Per pulire la piega più grande sopra il tartufo, è consigliabile alzare delicatamente quest’ultima con le dita, così da penetrare più in profondità con il prodotto pulente. Non si devono lasciare le pieghe troppo umide perché potrebbero irritarsi ulteriormente, perciò, una volta terminata la fase della pulitura, è bene asciugare le rughe con una garza asciutta. 2 Le orecchie del carlino sono un’altra zona da non trascurare. La produzione di cerume può essere molto elevata e in alcuni carlini otiti e altre problematiche possono essere assai frequenti. È consigliabile, in ogni modo, pulire le orecchie del nostro amico settimanalmente. La pulizia che si può intraprendere in casa è relativa alla parte esterna dell’orecchio. Una pulizia interna, più profonda, può essere effettuata in sicurezza solo dal veterinario. In casa non è bene utilizzare cotton fioc né altro che possa penetrare all’interno dell’orecchio. È invece il caso di utilizzare una garza in Tnt o un disco di ovatta inumidito con acqua tiepida o prodotti specifici per la pulizia delle orecchie. Accertarsi sempre di non lasciare umide le zone appena pulite. Asciugare sempre con un panno o una garza asciutta. Otiti frequenti e altre patologie croniche dell’orecchio devono essere curate con i prodotti, le tempistiche e le metodologie suggerite dal proprio veterinario. È importante non improvvisare in caso di problematiche importanti legate alla salute del nostro amico a quattro zampe. 3 Gli occhi del carlino sono sporgenti e molto esposti, per questo possono essere frequentemente soggetti ad arrossamenti o irritazioni dovute al freddo, alla polvere, all’urto con ramoscelli o altro. In caso di gravi irritazioni, ulcere o altre problematiche è assolutamente necessario procedere con le cure dettate dal proprio veterinario. Per una pulizia quotidiana è consigliabile usare una o due gocce di collirio ad azione lubrificante e idratante (evitare l’uso dell’acqua borica: il suo ph è differente da quello della lacrima). Il flacone non deve mai entrare in contatto con l’occhio, quindi bisogna sempre procedere con estrema calma e attenzione. Se il contorno dell’occhio si inumidisce eccessivamente, è opportuno asciugarlo con una garza. 4 Il carlino è un cane che ama giocare e sporcarsi. È però sconsigliabile lavarlo troppo frequentemente. La cadenza ideale per il bagno è quella mensile. Durante il lavaggio è importante non far infreddolire il cane, è bene perciò agire in un ambiente caldo e con acqua sempre calda (ovviamente non bollente). Porre sul fondo della vasca una stuoia in gomma per non farlo scivolare e riempire la vasca con circa 10/15 cm di acqua, in modo che il cane rimanga tranquillamente in piedi. Immergere delicatamente il carlino nella vasca rimanendo calmi, non agitarsi e non urlare per non spaventarlo ulteriormente e non innervosirlo. Una volta che il cane è nella vasca, parlagli dolcemente e fargli qualche grattino dove piace a lui, fare in modo che sia un gioco. Usare uno shampoo specifico per cani adatto al pelo del proprio carlino. Assicurarsi che lo shampoo non entri in contatto con gli occhi e soprattutto evitare di far entrare l’acqua nelle orecchie poiché il rischio di otite è sempre dietro l’angolo. Risciacquare accuratamente il nostro amico e procedere all’asciugatura. Tamponare il cane con un asciugamano e poi passare all’uso del phon, rimanendo sempre molto calmi e cercando di far accettare al cane uno strumento per lui così rumoroso e particolare. Impostare il phon a bassa temperatura facendo sempre molta attenzione agli occhi. Tenere il getto d’aria lontano per evitare di scottarlo. Terminata l’asciugatura attendere qualche minuto prima di farlo uscire dalla stanza del bagnetto, soprattutto se la temperatura non è la stessa e fuori fa più freddo. Per l’igiene quotidiana del manto del proprio carlino è possibile utilizzare delle salviette ipoallergeniche per bambini, da passare con cura su corpo e muso (evitando occhi, bocca e tartufo). La pelliccia del carlino è molto folta e ricchissima di sottopelo, perciò i peli tenderanno a cadere tutto l’anno. Una spazzolatura quotidiana può essere d’aiuto per mantenere il manto pulito e morbido. È importante agire sempre con molta delicatezza in quanto la pelle del carlino è assai sensibile. Le spazzole devono essere perciò adatte al pelo del carlino. Esistono spazzole in grado di rimuovere anche il sottopelo, ma è consigliabile, nel qual caso, utilizzarle non più di una volta al mese. 5 Un’ultima accortezza per quanto riguarda l’igiene del nostro amico è quella relativa al taglio delle unghie. Il carlino non sempre usura in modo appropriato le proprie unghie, soprattutto se si tratta di un cane poco attivo. In casa è possibile usare delle tronchesi specifiche per le unghie dei cani. Bisogna assicurarsi di tagliarle sempre al di sotto della parte morbida centrale, chiamata derma vivo, dove passano molti vasi sanguigni e nervi. Lesionare questa parte delle unghie provoca molto dolore all'animale. Se non si è in grado di individuarla è necessario rivolgersi a un professionista, che sia il proprio toelettatore o il proprio veterinario e lasciare che se ne occupi lui.